ETUI - European Trade Union Institute - 3 aprile 2012 in Europa le condizioni di lavoro si stanno deteriorando, contribuendo a rafforzare le disuguaglianze sociali tra i lavoratori, in particolare in termini di salute. Tale è la conclusione alla fine di un seminario di due giorni tenutosi a fine marzo a Bruxelles dalla ETUI. Questo evento, originariamente indirizzato alla comunità di ricerca, ha attirato un pubblico molto più ampio di circa 170 partecipanti: a dimostrazione che anche in un momento di crisi economica, la questione delle condizioni di lavoro resta più che mai un preponderante problema sociale. Nonostante la caduta dell'occupazione nel settore industriale nel corso degli ultimi venti anni, i rischi fisici (rumore, vibrazioni, temperature estreme, esposizione a polveri, ecc) non sono in diminuzione, e ancora influenzano oltre il 20% dei lavoratori in Europa, secondo l' indagine europea del 2010 sulle condizioni di lavoro. I primi risultati di un sondaggio francese indicano che questa intensificazione del lavoro è accompagnato da malcontento dei lavoratori per le condizioni in cui svolgono il loro lavoro, con sempre più lavoratori che lamentano di non avere abbastanza tempo per fare il loro lavoro correttamente. L'impatto dei fattori psicosociali sul modo in cui i lavoratori percepiscono la loro salute è anche esplorato in uno studio belga, secondo il quale solo un terzo dei lavoratori che effettuano un lavoro emotivamente impegnativo ritiene che sarà ancora in grado di fare questo lavoro raggiunta l'età di 60. Il deterioramento delle condizioni di lavoro ha un impatto maggiore sui lavoratori delle aziende a minore tasso di valore aggiunto e su quelli più vulnerabili e marginali nel processo produttivo, rileva una ricerca sui giovani lavoratori in Italia. Tra questi lavoratori di età inferiore ai 35 anni, gli operai con un basso livello di istruzione hanno più probabilità di soffrire di problemi di salute fisici e psicologici degli impiegati. Uno studio spagnolo colpisce a segno [porta una prova conclusiva]: il rischio di disagio mentale è vicino al 90% fra gli operai immigrati di età inferiore ai 31 anni. Anche il fattore genere si combina con le disuguaglianze determinate dallo stato di un lavoratore, il tipo di contratto e datore di lavoro: quasi un terzo dei lavoratori di sesso femminile in Europa lavorano più di 70 ore alla settimana se il loro lavoro pagato è aggiunto ai loro compiti domestici. Una selezione di presentazioni L'indagine europea sulle condizioni di lavoro. Una panoramica (pdf - 801,24 Kb) La qualità del lavoro e dell'occupazione in Belgio (pdf - 322,87 Kb) Lavoro giovanile e precario in Italia (pdf - 422,04 Kb) La Scala di Precarietà dell'Occupazione (pdf - 3,90 Mb) |
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